Quante tipologie di tetti in legno esistono?
I tetti in legno possono essere di due categorie: tetti in legno ventilato (detto anche freddo) e tetti in legno non ventilato (detto anche caldo).
La principale differenza sta nel fatto che in quello non ventilato non è presente alcuna camera d'aria e tutti gli strati che compongono la copertura in legno sono attaccati.
I tetti in legno non ventilato vengono considerato ideali per le coperture in legno piane anche se spesso vengono utilizzati anche nelle coperture in legno inclinate.
Quali sono i principi di funzionamento dei un tetti in legno ventilati?
Come si può facilmente intuire, i tetti in legno ventilati sfruttano l'aria all'interno della camera di ventilazione posta tra il materiale coibente e le tegole.
L'aria all'interno della camera di ventilazione viene riscaldata dal sole e diventando più leggera si sposta verso l'alto.
Nel continuo spostamento verso l'alto, si libera dello spazio nella parte bassa che risucchia dalla linea di gronda aria fresca, mentre quella calda viene espulsa in prossimità del colmo.
Grazie a questo meccanismo si garantisce un ciclo continuo d'aria all'interno dell'intercapedine formando un'ulteriore barriera contro il caldo.
Dalla progettazione alla realizzazione noi curiamo tutti i dettagli!
Progettiamo, realizziamo e installiamo tetti in legno lamellare su misura. Il nostro team di ingegneri e geometri accompagna il cliente in ogni fase della lavorazione.
L’ ufficio tecnico aziendale è in grado di produrre dei disegni costruttivi di dettaglio e di trasmettere le informazioni necessarie per la lavorazione delle travi direttamente ai centri di taglio automatici a controllo numerico.
Il risultato di questa attività è l’insieme di tutte le travi previste dal progetto, numerate una per una, senza errori di lavorazione.
Ultimata la fase del taglio si procede alla valorizzazione delle travi e dei tavolati attraverso l’impregnazione e le altre finiture e rifiniture che vengono realizzate attraverso gli impianti automatizzati.
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Quali sono i valori da prendere in considerazione nella scelta dei tetti in legno?
Lo sfasamento e trasmittanza termica
Uno dei primi e principali indicatori della prestazione energetica delle strutture in legno è il valore di sfasamento termico. Con questo termine si intende il ritardo, espresso in ore, con cui l’onda termica oltrepassa una struttura.
Fino a pochi anni fa la prestazione energetica estiva di una struttura in legno non veniva presa in considerazione; un primo approccio si è avuto recentemente con l'indicazione di massa superficiale superiore a 230 kg/mq per valutare la prestazione estiva.
La sola massa delle strutture non è però sinonimo di buon risultato visto che una parete in calcestruzzo da 10 cm o un solaio in latero-cemento, seppur con 230 kg/mq, non garantiscono una buona prestazione estiva.
Dal punto di vista normativo lo sfasamento è stato chiarito dal DM 26.06.2009.
Tutti i benefici in breve:
- Salubrità, leggerezza, stabilità e sicurezza
- Isolamento termico e acustico
- Risparmio energetico e rispetto dell'ambiente
- Tempi celeri di realizzazione e installazione
- Design personalizzati